“Ancora morti sul lavoro. Inutili gli allarmi, le commemorazioni, gli appelli affinchè questi tristi eventi si riducano, al contrario si registra un aumento dei morti sul lavoro, degli incidenti gravi e menomanti in cui i corrono le lavoratrici ed i lavoratori.
Da mesi e mesi invochiamo i potenziamenti degli uffici preposti ai controlli degli Ispettorato del lavoro siciliani e degli uffici Inail, 300 unità per gli Ispettorati ed altrettanti per gli uffici Inail.
In
attesa che vengano reclutati gli addetti si registrano incidenti anche mortali,
la prevenzione è una chimera senza i dovuti controlli così come senza verifiche
nei cantieri, uffici, sedi di lavoro le violazioni, le disattenzioni, il
mancato utilizzo delle dotazioni di protezione causano inevitabilmente gli
incidenti.
A
tutto questo si aggiungano le tante modifiche al modo di lavorare che ha
ridotto le unità lavorative per risparmiare sul costo del lavoro per via di
appalti sempre più al ribasso senza salvaguardare le vite umane.
Per
tutti il recente incidente presso un Ministero della nostra Repubblica dove un
operaio ha avuto un incidente ed è stato ritrovato morto dopo un giorno, perché
operava da solo e nessuno si è accorto di nulla.
Lo
dichiarano Raffaele Loddo e Filippo Virzì Componenti del Comitato Consultivo
Provinciale Inail di Palermo.
“Tutte le attività - affermano - dovranno essere a nostro avviso riviste nella modalità di svolgimento e devono privilegiare la salvaguardia della vita umana sul profitto.
Nei
rinnovi dei CCNL i sindacati devono con forza chiedere che oltre alla
formazione ricorrente, alla prevenzione dei luoghi di lavoro non si prevedano
più attività svolte da mono operatori, ma tutte devono essere svolte da almeno
coppie di lavoratori, specialmente quelle più pericolose e quelle pomeridiane e
notturne".
“Quanto
si chiede - concludono Loddo e Virzì - è una svolta culturale e civile in una
società sempre più avanzata w sviluppata, basta lavoro nero, basta riduzione di
costi, basta incidenti sul lavoro in cambio di minori costi e maggiori profitti,
anche la legislazione Nazionale in materia di appalti va cambiata per sostenere
questi percorsi di civiltà”.