Raul Masciocchi |
Ed è stata grazie a questa attenzione, da parte di
ottimi insegnanti come loro, che la nostra scuola ha avuto l'oppurtunità di
ospitare Raul Masciocchi.
Raul Masciocchi vive a
Buenos Aires ed è ballerino e maestro di tango Argentino; in collaborazione con
Pablo Inza e Gabriel Bortnik organizza "Practica x" ideata con Karina
Colmeiro.
Ha fatto coppia e
partecipato a diverse manifestazioni Internazionali di Tango anche con Marina
Marques.
Ha partecipato a
diversi Festival di tango e di danza con i suoi progetti in Europa e in
Argentina. Attualmente ha intrapreso una nuova ricerca sul tango che condivide
con la ballerina italiana Virginia Nota.
Durante il seminario,
strutturato in due lezioni, di un'ora e mezza ciascuna divise in due giornate,
si è affrontato, in modo simpatico e del tutto originale, lo studio di quello che è
considerato l'ABC del tango: la camminata, l'abbraccio, il cambio peso, le emozioni,
l'importanza della spontaneità nel tango; le parole di Raul sono state semplici così
come lo è il tango: è semplicità.
E lo si capisce perchè non servono
acrobazie-come spesso ci ricorda Raul durante la lezione- per interpretare un tango; anche
una semplice camminata a ritmo con la
musica, con pochi movimenti di base e sapienti pause ci fanno capire un tango
ballato con eleganza e stile. Masciocchi è riuscito a trasmettere il suo sapere
con poche e semplici parole perchè-come
lui ci insegna- non importa quante parole conosce una persona ma come le usa,
così nel tango non importa conoscere tanti passi ma saperli usare bene e con
trasporto.
Il tango è
comunicazione e Masciocchi, durante la lezione, mette tutto in pratica mostrandoci come, ad esempio, ballando
un tango, la partner non sposta una parte del suo corpo se non le è stato detto
prima di farlo, attraverso segnali comunicativi semplici; e così altri esempi,
sempre alternati tra teoria e pratica, ci hanno fatto capire l'importanza di
ciò che potrebbe sembrare in realtà
banale;
E' importante nel tango
sentirsi, ascoltarsi, affidarsi e fidarsi delle proprie sensazioni ed emozioni;
ma è pur vero che ogni persona ha la sua sensibilità, un proprio "senso
del tatto" ed è questo che rende
ogni tango unico.
Bisogna sempre porre
attenzione all'abbraccio e alla ricerca costante del proprio asse e del fronte
per far crescere quella sublime intimità da non confondere con l'approccio
sentimentale, ma che diventa necessaria per realizzare un tango; i movimenti
avvolgenti del tango sono paragonabili a quelli di un rapporto amoroso
intimamente accompagnato da melodie ma che non hanno nulla a che fare con la
sessualità.
"......Tango
dell'essere e non dell'apparire..." mi fu detto; una frase che, unita
all'insegnamento di Raul Masciocchi, parla da sè; ed è così, perchè è nel
rispetto dell'anima di noi tutti che si balla per portare fuori noi stessi, ciò
che siamo dentro e per non essere mai la copia di nessuno.
"Fidatevi delle vostre sensazioni ed
emozioni perchè il cuore dice sempre la verità, invece la mente...la mente può
dire altro",con questa frase profonda, vera e forte Masciocchi ha poi
terminato una delle sue due lezioni lasciandoci entrare in un'altra ottica,
un'altra dimensione: la dimensione del tango.
Dora Marino
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