Domenico
nasce a Milano nel 1970 e fin dai primi giorni di vita sono evidenti alcuni
problemi. Quegli “occhi a mandorla” e quelle “manine un po’ tozze” fanno
pensare subito alla sindrome di Down.
A
raccontare la sua storia è il padre, Salvatore Puglisi, spinto dal “bisogno di
doverlo fare”.
Ad
introdurre “Domenico l’amore più grande. Racconto di un padre” (Aped edizioni
2013) è
Francesca Briganti, questa pubblicazione non è soltanto la storia di un
figlio ma è prima di tutto la storia di una famiglia che ha dedicato tutta una
vita per crescere al meglio un “bambino allegro, imprevedibile e spericolato”,
affetto da una sindrome di cui all’epoca si parlava ancora poco. Salvatore
denuncia la mancanza di informazioni e l’assenza di punti di riferimento
istituzionali, così importanti per le famiglie in queste situazioni, trovati in
seguito grazie al prezioso aiuto dei parenti siciliani.
Da
Milano a Lentini, il viaggio di Salvatore e della sua famiglia colleziona mille
esperienze, dall’inserimento in asilo, riuscito grazie alla professionalità
della maestra Claudia, all’anno trascorso in istituto, dai periodi passati in
ospedale fino alla nascita della cooperativa “Nuova Vita” fondata dallo stesso
Salvatore per offrire ai bambini disabili specifici programmi di
riabilitazione.
Esperienze
che hanno maturato in questo padre la consapevolezza che la disabilità richiede
prima di tutto “amore, comprensione, pazienza e capacità di relazione”, senza
forzature né imposizioni, e quella dell’inevitabile dolore che nasce
dall’incertezza del domani: “dove sarà mio figlio e nelle mani di chi – si
chiede Salvatore – quando io e mia moglie non ci saremo più?”
Nessun commento:
Posta un commento