200 Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, sono impegnati, in queste ore nell’arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica -DDA-, di 25 appartenenti a Cosa Nostra trapanese per associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, estorsione, danneggiamento e altro.
L’operazione disarticola il mandamento mafioso di Trapani e permette, per la prima volta, di individuare l’articolazione di Cosa Nostra di Favignana.
Oltre ai vertici del mandamento (rappresentati dai fratelli VIRGA Francesco e Pietro, figli del boss ergastolano Vincenzo), della famiglia mafiosa di Paceco ed esponenti della famiglia mafiosa di Marsala, tra gli arrestati vi sono anche esponenti politici locali, che si offrivano ai mafiosi, proponendosi come loro punti di riferimento, arrivando, in alcuni casi, addirittura ad affidare loro la gestione, seppur parziale, della propria campagna elettorale.
I dettagli dell’operazione “SCRIGNO” sono stati resi noti nella conferenza stampa di oggi (martedì 5 marzo), presieduta dal Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott. Francesco LO VOI, e il Procuratore Aggiunto Dott. Paolo GUIDO, presso la sala conferenza, palazzina “M”, del Palazzo di Giustizia di Palermo.
Il Procuratore della Repubblica LO VOI ha dichiarato : “l’articolazione mafiosa si esplicava con infiltrazioni nel tessuto economico, nell’edilizia e intromissioni nel mondo della politica, al fine di sostenere candidati politici indipendentemente dall’ideologia”.
Il Procuratore della Repubblica LO VOI ha dichiarato : “l’articolazione mafiosa si esplicava con infiltrazioni nel tessuto economico, nell’edilizia e intromissioni nel mondo della politica, al fine di sostenere candidati politici indipendentemente dall’ideologia”.
Nessun commento:
Posta un commento