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giovedì 16 maggio 2019

Venti di guerra al Consiglio Accademico del Conservatorio di Musica di Palermo


Il Consiglio Accademico del Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” – già Vincenzo Bellini- di Palermo, nella seduta del 13 maggio 2019 in previsione della scadenza del mandato dell’attuale Presidente prevista per il 21 luglio 2019 ha designato la terna da sottoporre al Ministro dell’Istruzione, università e Ricerca, Bussetti, per la nomina del Presidente del Conservatorio palermitano.
Nella scelta della terna, il Consiglio Accademico non ha tenuto conto della volontà espressa dalla stragrande maggioranza dei Docenti (ben 81 su 147) che, coerentemente con l’avviso di manifestazione d’interesse prot. 6219 del 29 aprile 2019 inviato dal Direttore ad ogni docente, ha sottoscritto un appello di sostegno alla candidatura dell’attuale presidente, il Dott. Gandolfo Librizzi, invitando il Consiglio Accademico a non escluderlo dalla designazione, onde lasciare al Ministro la scelta definitiva al riguardo. 
Il segno più nobile che ha raccolto attorno a un appello, la maggioranza dei Docenti, è stato invece, disatteso, ricevendo di fatto in risposta il silenzio e l’indifferenza. Una maggioranza la cui voce, in altri momenti storici della nostra Istituzione è stata ascoltata, in questo caso è stata ignorata e dimenticata, escludendo senza motivazione e senza motivi giustificabili, l’attuale Presidente dalla terna da proporre al Ministro.
Non avere totalmente considerato il contenuto dell’appello di un’ampia maggioranza dei docenti del Conservatorio, che in piena libertà e senza costrizione, peraltro coinvolta nelle procedure attivate dallo stesso Organismo su sollecitazione dello stesso Direttore, è da ritenersi lesivo dell’equilibrio e della rappresentatività di tale organismo, un vero e proprio venir meno dell’atto di fiducia conferito con il mandato originario.
Si è operato così una grave rottura tra tale organo e il corpo dei Docenti, almeno con la sua stragrande maggioranza che, ledendo questo rapporto fiduciario, ha comportato anche, per logica conseguenza, la richiesta di dimissioni dei suoi componenti. 
In tal senso, significative e autorevoli, sono le stesse dimissioni da parte di un suo componente, che ha ritenuto autonomamente non giustificabile la scelta compiuta dal C.A. di escludere il Presidente in carica dalla terna dei nominativi da proporre al Ministro.
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno.



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