Si svolgerà a Palermo mercoledì 26 settembre 2018, nella suggestiva cornice del teatro Biondo il convegno dedicato a Mauro Rostagno, 30 anni dopo: “Un uomo, una storia, un giornalista rivoluzionario ucciso sulle strade della legalità”.
L’evento vedrà anche la partecipazione del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna.
L’evento, che è aperto a tutte le scuole, è organizzato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Unione nazionale cronisti, è stato inserito nella formazione professionale dell’Odg e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Palermo-Capitale italiana della Cultura 2018.
Il convegno si aprirà alle 9,30 con i saluti del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e del presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo.
Subito dopo interverranno la preside del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Palermo, professoressa Rosa Maria Rizzo, e la regista Adriana Castellucci.
Seguirà l’opera teatrale “Mauro Rostagno, un uomo vestito di bianco”. Si tratta di una elaborazione drammaturgica a cura della regista Adriana Castellucci con la partecipazione dei ragazzi del liceo “Galilei” di Palermo.
Relatori del convegno saranno: il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, il giornalista Salvo Palazzolo; il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese; il presidente dell’Assostampa siciliana, Alberto Cicero, e il presidente nazionale dell’Unci Alessandro Galimberti. Le conclusioni saranno affidate all’on.le Claudio Fava, giornalista e presidente regionale della Commissione antimafia.
Moderatore: Leone Zingales, Vice-presidente nazionale dell’Unci.
Così il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese: “L’hanno ucciso per le verità scomode che raccontava. Trent’anni dopo la sua morte, aspettando piena verità e giustizia, proviamo a ricordare il giornalista rivoluzionario che è stato, il suo coraggio e la sua passione civile e lo facciamo anche con uno spettacolo in cui è lui a raccontarsi e a farci capire: Mauro Rostagno, l’uomo vestito di bianco. Un Mauro Rostagno sorridente, coerente con i suoi ideali, una bella figura che vogliamo fare conoscere ai giovani e per questo l’evento è aperto anche alle scuole”.
Per il presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti, “Mauro Rostagno è stato la testimonianza di come la passione civile non possa dirsi tale senza l’impegno civile. Scese nel profondo del Paese per affermare i valori di civiltà e giustizia in cui credeva, incurante dei pericoli e delle minacce che gli presero la vita”.
Il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales: “Rostagno ha avuto coraggio. Ha raccontato il malaffare, ha svelato i comitati d’affari e ha fatto i nomi e i cognomi dei “colletti bianchi” collusi con la mafia. Era onesto e trasparente e per questo lo hanno ucciso. A Palermo, al Giardino della Memoria, abbiamo piantato un albero a suo nome”.
La sorella di Mauro Rostagno, Carla, a Torino, il 3 maggio 2017 nel corso del suo intervento alla 10^ Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo promossa dall’Unci, ha voluto precisare alcuni aspetti della vita del fratello che “sono stati raccontati in maniera distorta”.
“Mio fratello – ha detto, rivolgendosi soprattutto ai familiari del vice-direttore de La Stampa, Carlo Casalegno, ucciso dalle Br nel 1977, presenti nella sala del Circolo della Stampa – si era dissociato definitamente dagli ex compagni dal giorno del rapimento di Aldo Moro. Si era allontanato da quel mondo che non rispecchiava più i suoi ideali e lo aveva dichiarato in modo chiaro ed esplicito in un’intervista. Mauro pianse per tutta la giornata il giorno dei funerali di Moro”.
Mauro Rostagno è stato poi ucciso dalla mafia dieci anni dopo, in provincia di Trapani, per il suo impegno sociale e civile in una delle aree a più alta penetrazione mafiosa della Sicilia.
Assostampa ha organizzato anche a Trapani un incontro per ricordare Mauro Rostagno, martedì 25 settembre.
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