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martedì 12 febbraio 2019

Banche e sindacati "uniti contro la violenza sulle donne" nei luoghi di lavoro


È stata firmata infatti una dichiarazione congiunta "per rafforzare e diffondere la consapevolezza nelle aziende, nelle persone che vi lavorano e nei loro rappresentanti sull'importanza di prevenire, contrastare e non tollerare ogni forma di comportamento che abbia come risultato un'intimidazione, un danno o una sofferenza fisica, sessuale, psicologica". 
Un documento che rappresenta "l'unità di intenti su questo sensibile tema sociale", in materia di molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro che, partendo dal "presupposto di inaccettabilità" di ogni atto e comportamento che si configuri come molestia e violenza di genere, "prevede una serie misure organizzative atte alla segnalazione, prevenzione, assistenza e contrasto rispetto all'eventuale fenomeno". 
"Un contributo - spiega l'Abi - a rafforzare una positiva cultura attenta al rispetto e alla dignità delle persone, che fa seguito a una lunga serie di accordi e iniziative che affondano le radici nel protocollo del 16 giugno 2004 sullo sviluppo sostenibile e compatibile del mondo bancario finalizzato al rispetto dei diritti umani fondamentali e del lavoro, contrastando ogni forma di discriminazione basata su razza, nazionalità, sesso, età, disabilità, opinioni politiche e sindacali". 
Una volontà condivisa "fissata nel rinnovo contrattuale di settore del 2015 in materia di 'tutela della dignità delle donne e degli uomini e unioni di fatto' così come nell'accordo dell'8 marzo 2017 in tema di 'misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro', ovvero l'uso del congedo orario o giornaliero da parte di donne vittime di violenza di genere, in questa occasione innalzato da tre a quattro mesi". 
L'elemento essenziale della dichiarazione congiunta "passa dall'assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti nell'impegno ad assicurare il mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ciascuno, basato su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza". 
La dichiarazione congiunta è stata siglata dai sindacati di categoria FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA E UNISIN.  (Fonte Askanews)

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