Luca Ward |
di Dora Marino
Vi ricordate di Russell
Crowe nel Il gladiatore, di Samuel L. Jackson in Pulp Fiction, di Brandon Lee
in Il corvo, al personaggio di Sam Fisher nella serie di videogiochi Splinter
Cell, il duca Ranieri nella fiction di Canale 5 Elisa di Rivombrosa e Ruggero
Camerana in Le tre rose di Eva.
Le voci di questi grandi
attori appartengono a Luca Ward, doppiatore e direttore del doppiaggio
italiano; è considerato tra i migliori doppiatori italiani di tutti i tempi;
figlio del doppiatore Aleardo Ward, nipote dello storico doppiatore Carlo
Romano e fratello dei doppiatori Monica Ward, voce italiana della sensibile
Lisa Simpson, e Andrea Ward, doppiatore di Goku nella serie animata Dragonball.
Il lavoro da doppiatore
non è altro che quello di cercare di legare la voce alle immagini ed è molto interessante oltre che particolare e
difficile; bisogna essere molto preparati quando si fa della voce un mezzo di comunicazione e per
questo considerato un mestiere non per tutti; solo alcuni ancora riescono egregiamente, e Luca Ward è tra i
migliori.
Purtroppo, come dichiara
lo stesso Ward, quello del doppiatore è un mestiere che andrà scomparendo e
sarà inevitabile in quanto pian piano le nuove generazioni, i giovani avranno
sempre più padronanza delle lingue come l'inglese, il francese e quindi la
comprensione dei film in lingua originale porterà alla fine del doppiaggio;
l'aspetto comunque importante per qualunque tipo di attività relativa allo
spettacolo è quello di avere sempre un'ottima preparazione e perciò studiare
tanto e possibilmente volgere uno sguardo all'estero dandosi un ulterire
occasione anche fuori dall'Italia purtroppo destinato a diventare paese di
vecchi; per i giovani l'estero offre una marcia in più che non gli si può
negare, così come non gli si può negare la verità sulla disastrosa condizione
di paese che va sempre più alla deriva a causa di chi ovviamente sta al volante
di questa macchina e dei media che raccontano cose assurde e spesso non vere.
Oltre alla carriera da
doppiatore ha intrapreso anche quella dell'attore, debuttando sul grande
schermo con Chewingum di Biagio Proietti; ha interpretato inoltre i personaggi
di Massimo Forti nella soap-opera CentoVetrine; alla radio ha prestato la voce,
negli sceneggiati di Radio Due, ai personaggi di Sandokan e di Diabolik.
E' la voce ufficiale di
Radio Italia.
Premiato come miglior
doppiatore al VVFF 2014, lui non bada a diventare un grande attore ma con la
voce calda che lo caratterizza preferisce stare davanti a un microfono in una
sala di registrazione e doppiare, lasciando, con la sua voce tenebrosa e
seducente, emozioni nei dialoghi.